Gengè
design Matteo Vilardo e Marcello Marino
“Because a reality wasn’t given to us and is not there; but we have to make it ourselves, if we want to be; and it will never be one for ever, but constant and infinitely changeable.”
Luigi Pirandello – One, No One and One Hundred Thousand.
Thanks to a particular interplay of points of view, when looking at Gengè – the furniture accessory designed by Matteo Vilardo and Marcello Marino per MEDULUM – it is only possible to scrutinise its image when looking from the right angle, while those looking from the out- side will continue to see only the mask formed by the object.
A collection of non-mirrors – at the same time highly unusual, spectacular and yet minimalist – which leads the observer to reflect on the topic of identity within contemporary society, spurring them not to stop their search for the masks which overlap between ourselves and reality.
Thus, the ancient and extremely important topic of the double is reinterpreted through the tools of design: what we really are and what others see of us.
– “Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbia- mo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile.”
Luigi Pirandello – Uno, nessuno e centomila.
Grazie ad un particolare gioco di punti di vista, chi si trova davanti a Gengè – il complemento d’arredo ideato dai de- signer Matteo Vilardo e Marcello Marino per MEDULUM – può scrutare la sua immagine solo cercando la giusta angolazione, mentre chi osserva dall’esterno continuerà a vedere soltanto la maschera disegnata dall’oggetto.
Una collezione di non specchi – al tempo stesso particolarissima, altamente scenografica eppure essenziale – che induce a riflettere sul tema dell’identità all’interno della società contemporanea, spronando l’osservatore a non fermare la propria ricerca alle maschere che si sovrappongono tra noi e la realtà.
In questo modo viene così reinterpretato attraverso gli strumenti del design l’antico e importante tema del doppio: ciò che siamo davvero e ciò che gli altri vedono di noi.
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